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La siccità e le potature: un rapporto spesso conflittuale

La siccità e le potature:un rapporto spesso conflittuale

Esempio di potatura di riforma da evitare

La siccità e le potature: vediamo quanto incidono per produrre il miglior olio Evo possibile cercando però di curare sempre la salute dei nostri ulivi. Gli alberi devono infatti non risentire dei nostri interventi di potatura soprattutto in estati siccitose come questa.

Per questo è utilissimo andare ad analizzare le connessioni che ci sono tra le potature invernali e i periodi di siccità estivi.

Di una cosa siamo tutti sicuri, questa estate con la sua penuria di piogge sta flagellando tutta l’Italia . Le temperature sono state davvero alte e ad oggi non accennano a diminuire. In tv e in rete non si vedono altro che danni che l’ agricoltura in generale sta patendo. Il grafico sotto ci fa capire come negli anni le temperature si stiano sempre di più alzando.

Variazione della temperatura globale (in rosso) e dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera (in blu) negli ultimi 1000 anni. La causalità non è da tutti ritenuta provata, ma si notano delle somiglianze fra le due curve, soprattutto nell’ultimo secolo. Fonte: Wikipedia

Tra amici e colleghi vedo ulivi che risentono fortemente di questo caldo, gli alberi sono duramente colpiti e cercano di reagire come possono alla loro sofferenza. Le olive crollano a terra, i rami smettono di crescere, le foglie si “ammosciano” arrivando quasi ad accartocciarsi. Queste sono alcune delle reazioni per difendersi dai raggi solari che bruciano come fossero fuoco dove colpiscono.

Analizziamo meglio la situazione . Noi possiamo sicuramente fare la nostra parte attivamente.

Gli ulivi più colpiti sono quasi sempre quelli tagliati drasticamente in inverno, soprattutto da chi ha fatto potature di riforma o che ragionando con retaggi di una volta dopo l’annata di carica taglia drasticamente l’albero per spingerlo a produrre di più.

Nel nostro settore ci sono moltissime cattive abitudini e “tradizioni” antiche e sbagliate da sfatare. Una di queste è che l’ulivo debba essere potato molto ogni anno, oppure dopo due o tre anni che non si tocca debba essere “mondato” arrivando quasi  a lasciare solo il legno della sua struttura.

Non c’è errore più grande da compiere per far perdere produttività e vigore ai nostri ulivi.

Siccità e potature. Tagli troppo drastici mettono in crisi la pianta mettendola sotto stress , poi con l’arrivo del caldo lo stress da sopportare è doppio!

Osservando la foto sopra si nota subito che è troppo evidente la struttura legnosa dell’albero a discapito della chioma. Interventi di riforma o di “pulizia” come questi  andrebbero fatti più dolcemente per non aggiungere allo stress del taglio fatto a fine inverno anche i problemi che  l’irraggiamento solare estivo porta.

Ulivi come questi dell’immagine hanno pochi rami per ombreggiarsi e difendersi dal sole. Questo non sarà solo un danno per la stagione in corso ma produrrà un indebolimento che poi si protrarrà nel tempo obbligando l’olivicultore a dover intervenire con concimazioni straordinarie per cercare di farlo tornare sano e vigoroso.

 

Proseguendo nel nostro discorso osserviamo la struttura di un’albero.

schema di come è strutturato l’albero

Ogni parte  è necessaria per l’albero. Tutto funziona bene se l’equilibrio tra le varie parti non viene compromesso. La natura crea sempre organismi perfetti.

La chioma assolve a tantissimi compiti, anche di protezione in estate. Se si squilibra troppo il rapporto chioma radice si avranno sicuramente dei grossi problemi, se poi a questo aggiungiamo la calura che c’è stata questo anno immaginate voi se riusciremo a produrre olio. Crediamo ancora che non ci sia un rapporto stretto tra la siccità e le potature?

Siccità e potature: ulivo con la giusta proporzione di chioma dopo la potatura.

Questa seconda foto credo si commenti da sola nell’evidenziare quanto detto fino ad ora.

quindi visto che il clima sta cambiando non è giusto cambiare pure il nostro modo di potare?

L’albero che ha una buona chioma (come quello che ho messo come esempio quì sopra )non ha molte più probabilità di resistere ai raggi solari, agli ultravioletti e riuscire a sopportare meglio mesi prolungati di siccità e di alte temperature? Se il clima sta cambiando pure noi dobbiamo modificare le nostre abitudini. invece di stare passivi possiamo agire e prevenire uno dei tanti problemi a cui dovremo sempre di più far fronte in futuro.

Chiudo con questa illuminante citazione di un articolo che ho da poco letto sulla fisiologia degli alberi:”

In conclusione l’efficienza idraulica degli alberi, al di là degli effetti delle embolie estiva e invernale, è legata alla capacità dell’architettura dell’albero di mantenersi integra per lungo tempo. Una potatura inadeguata mette in crisi l’architettura idraulica impegnando l’albero a riformare e riconnettere i sistemi dei vasi in più successioni di deviazioni laterali, partendo in primavera dai rami e successivamente in estate per il fusto.

Se volete maggiori informazioni sulla potatura e su come disinfettare correttamente gli attrezzi per non far circolare batteri come quello della “rogna ” cliccate qui e leggete l’ altro articolo su questo argomento.

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Buon olio bio a tutti!

 

 

Bibliografia

Patrizio Daina, Wikipedia

 

 

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